Autismo, il disturbo e la specialità

29.01.2017 10:11

Sono autistico e vivo in un piccolo mondo tutto mio, un mondino fiorito e colorato la cui lingua è il linguaggio del cuore.

 

 

 

scientificamente denominato la sindrome di Kanner, l’autismo è un disturbo neuro - psichiatrico.

la caratteristica principale di coloro che ne sono affetti è un comportamento che li porta ad isolarsi,a limitare le relazioni con il mondo esterno e spesso anche familiare per rifugiarsi nel loro bellissimo e ricco mondo interiore.

Ma la scienza non può dirci tutto, non può raccontare la fantasia,la creatività,la voglia di vivere e di esprimersi,seppur in maniera diversa di questi esseri speciali.

Si perché spesso queste persone sono artisti,fenomeni a dipingere,a suonare,in matematica. 

Ma nel mio viaggio in questo mondo parallelo mi sono trovata a parlare con famiglie di ragazzi autistici che hanno avuto spesso delle gravi difficoltà nella società.

L’ignoranza ,intesa come non conoscenza, il pressappochismo e la superficialità dell’istituzione scuola in alcuni caso è stata deleteria.Ricordo il caso di una mamma di Valmontone che mi ha raccontato che i primi mesi di scuola di suo figlio Alessio sono stati durissimi perché il ragazzo era stato confinato solo in una stanza per espressa richiesta delle famiglie degli altri alunni che avevano paura,sine causa,che facesse male ai loro figli per poi rendersi conto dell’innocuità di Alessio, mai mesi passati in isolamento hanno portato il piccolo a regredire notevolmente.

Ho ascoltato mamme che mi hanno raccontato che in cittadine piccole il loro figlio è visto ancora come il matto del paese, peggio ancora una punizione divina.

Ma poi per fortuna,ho conosciuto mamme che hanno avuto esperienze diverse,che hanno raccontato come altre scuole ed altri alunni siano innamorati del loro ragazzi speciali.

Perché quello che non sappiamo ci spaventa,perché quello che non comprendiamo ci allontana,perché quello che non sappiamo accettare ci rende deboli.

Ed è per questo che abbiamo il dovere morale di aprire la mente,gli occhi ed il cuore per capire che siamo tutti connessi ,che nessuno è meno di un altro che siamo esseri spirituali dentro un corpo terreno e che facciamo tutti lo stesso viaggio,acne se diverso, attraverso i mondi interni affacciandoci all’esterno solo quando abbiamo voglia.

 

a tutti questi ragazzi speciali ed alle loro famiglie va tutta lamia stima ed il mio affetto

 

namastè